Videointervista – “Vorrei essere un buon padre. Percorsi soggettivi di genitorialità nel maltrattamento”

img033La video intervista, a cura di Alessandra Pauncz e Giacomo Grifoni, è stata presentata al Festival Internazionale di Terapia Familiare organizzato dall’Accademia di Psicoterapia della Famiglia di Roma nel 2012 ed intitolato “Bambini ed Adolescenti ai margini – Dilemmi culturali per le professioni di aiuto”.

L’indagine Istat (2007) ci dice che in Italia il 14, 3% delle donne subisce violenza da parte di un partner o ex-partner. Complessivamente 6 milioni 743 mila donne fra i 16 e i 70 anni hanno subito una violenza in Italia. A commettere queste violenze sono uomini che pensano sia legittimo usare la violenza, spesso contro la propria compagna, moglie, fidanzata o figlia/o.

Che tipo di genitori sono questi uomini? Che percezione hanno del ruolo genitoriale? Come interpretano il proprio ruolo educativo? Il Centro di Ascolto Uomini Maltrattanti è una Associazione ONLUS, fondata nel 2009 che mette al centro del proprio operato il lavoro con gli uomini che agiscono violenza nelle relazioni affettive con le proprie compagne, e spesso direttamente ed indirettamente sui propri figli/e.

Tramite un video filmato le interviste  esplorano il mondo della paternità con uomini che hanno intrapreso un percorso di cambiamento riconoscendo di agire maltrattamento nelle proprie relazioni affettive.

Che percezione di sé hanno gli uomini di s come padri? La scarsa empatia che questi uomini mostrano all’inizio del percorso per le proprie compagne, è estendibile anche ai propri figli? Che tipo di cambiamento può avvenire per portare questi uomini a mettere al centro il benessere dei propri figli? E inoltre: che modelli genitoriali sono stati interiorizzati in passato nel legame con i propri genitori?

Le interviste semistrutturate effettuate ci hanno consentito di produrre riflessioni legate agli stili genitoriali ed alle modalità di intervento legate al maltrattamento. L’esperienza di lavoro con uomini-padri ci porta infatti a pensare che l’area di lavoro della genitorialità sia un ambito di intervento fondamentale. Vediamo come spesso l’area del rapporto con i figli sia un piano su cui gli uomini sono disponibili a confrontarsi per un autentico desiderio di migliorare la propria relazione con i figli/e. Laddove spesso all’inizio di un percorso il rapporto con la compagna è saturo di risentimento, nei confronti dei bambini è possibile attivare maggiori capacità empatiche. Sono le stesse nei confronti delle figlie femmine e dei figli maschi? Quali sono le idee di genere e culturali che influenzano i modelli di paternità?

psicologo – psicoterapeuta

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